Napflix - Stai lì a non dormire!!!
Molti soffrono di insonnia, molti no (incipit che mi ricorda il sonetto urbano "Le rose sono rosse / le viole sono viola / non so scrivere poesie / fammi vedere le tette"). A me piace dormire, però mi pare anche un po' una perdita di tempo, quindi frequentemente faccio tardi su cialtronate tipo scrivere questa baggianata qui. Insomma, un giorno dei tipetti giusti hanno pensato che in fondo un sacco di gente non dorme, non riesce a prendere sonno, deve rompere il silenzio post-coitum con escamotage che non siano sempre il gol di Pavoletti o l'ode alla pasta allo scoglio, sicché si son rimboccati le maniche e hanno messo su "Napflix - Siesta Video Platform".
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Trattasi, cari amici, di un bacino di confluenza di tutti quei video che passano su YouTube e che classicamente ti tengono sveglio fino a che non arriva il fatidico momento in cui ti stroncano d'improvviso, colpendoti alla noce del capocollo. Di fatto il progetto si presenta come un coadiuvante nel lungo sentiero che si frappone fra "in" e "sonnia" (abbiate pazienza, ma innemmentre si son fatte le 2.30 e da dopo le 2.00 comincio a parlare come un ibrido tra Osho, Padre Maronno e Bigazzi), in realtà potrebbe essere una validissima compagnia nel rendere più serene le indesiderate veglie notturne. Insomma, magari uno finisce per metterci comunque 4 ore a prender sonno, ma quantomeno non stai lì a girarti e rigirarti tutto incazzoso ed incupito, pensando al lavoro, alla squinzia, alla rata della macchina, al ristorante per Sabato sera, alla sconfitta di domenica in Serie A e a tutte quelle cose per cui tutti si preoccupano e, quindi, di rifilesso preoccupano anche te, anche se in realtà chi l'ha mai visto tutto 'sto bendiddio.
Insomma, di seguito la classica carrellata delle "10 cose", oggi in versione "video che vi attendono su Napflix".
“The magic world of Tupperware”
Breve (28 minuti, che in realtà tanto breve non è, se pensi che stai lì a guardare ‘sti secchielletti in progress) documentario esplicativo-dimostrativo anni ‘50/'60 dedicato alla produzione dei prodotti Tupperware. Ti fa vedere proprio tutto, dai sommovimenti tellurici con annessa risalita del petrolio greggio fino alla famiglia Cunningham di “Happy Days” che mette le acciughe al verde nello scatolino. Lo spezzone sulla catena di montaggio in “Tempi moderni” di Chaplin in confronto è una puntata della Melevisione. BARACCHINO.
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“Okanokumo”
Video di un’ora dedicato alla fioritura de ciliegi con sottofondo di pianino del Giovanni Allevi giapponese (che poi praticamente sarebbe uguale a lui, solo con i capelli da spinone anziché il cespuglietto alla Gabriella Paltrova). LUCA SARDELLA.
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La finale del Mondiale di scacchi 2013
Ovvero Viswanathan Anand VS Magnus Carlsen: 3 ore e 55 minuti di due impiegati di Poste Italiane che si sfidano in quello che sembrerebbe un ufficietto del collocamento, intervallando mosse che non ho capito e chiacchiere da bar (per quel che mi è parso di percepire dal labiale). Davvero avvincente, non fosse per un video introduttivo su uno zoo in India e i due telecronisti che nel complesso mi hanno procurato un sonno sì profondo, ma piuttosto abbacchiato. KASPAROV.
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“Central Park”
Mezzora di telecamera fissa sul laghetto del parco, intorno alle 5 del pomeriggio, con lo skyline di grattacieli all’orizzonte. Mi è piaciuto, anche se speravo nel photobomb di un petauro, PROPRIO LUI ALL’IMPROVVISO.
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“2016 American Crossword Puzzle Tournament”
Essì, i campionati USA di parole crociate: dopo 53 minuti di gioco, incredibile al Cibali, ha vinto uno sotto i 50 anni di età, sollevando anche una coppa bella, ma non bellissima (una sorta di scodella di latta, tipo quelle che lasciano davanti ai negozi in estate per i cani accalorati, su un basamento di granito pesantissimo) e dedicando la vittoria a qualcuno tra la folla (seduto su delle sedie col tavolino, forse stavano nell’aula magna del Poli) con un’esultanza tipo Fabio Grosso ai Mondiali 2006. ANDIAMO A BERLINO BEPPE.
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“Around the World”
128 minuti di aeroriprese fatte da droni (o da Gabbo D’Annunzio quando si credeva il Barone Rosso) tra Golden Gate Bridge, gente dei palazzi di NY, foresta amazzonica, fiordi, Muraglie Cinesi, ecc. Sono un grande estimatore di queste vedute dall’alto, anche se speravo prima o poi ne saltasse fuori anche una dal soffitto di Diletta Leotta. E invece niente. AEROPLANINO MONTELLA.
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“1st drive lesson” Un’ora di scuola guida di ‘sti Inglesi che quando entrano nelle rotatorie non riescono più ad uscirne. Per un attimo preludeva ad un Fake Taxi, però no. FORSE MO MI ISCRIVO ALLA PATENTE.
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“The mordern railroad”
MA CHE BELLI I TRENINI REGAZ.
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“Gossos d’atura”
Il 51esimo concorso internazionale di cani da pastore: video tutto in catalano, una sequenza di “Bruno, Bruno!”, “Poc a poc!”, “En davant”, “Arrete!”, “Porta-les!”, insomma pastori e maremmani (anche se non ho capito perchè parlassero in Catalano...o forse era Savonese, non so). Ne esce vincitrice Xispa, del pastore Juli Bayot. DOGGY-STYLE
“Grand sumo”
Praticamente ci sta il torneo di sumo, solo che prima c’è tutto il cerimoniale giapponese, con la presentazione di tutti questi grandi sportivi, che per altro pare da quelle parti siano idolatrati come rockstar, pieni di Ferrari, caviale, villini e belle squinzie. GRASSI SATURI
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